Quanto Tempo è Necessario per un Lavoro?

tempo necessario lavoro

Quanto Tempo è Necessario per un Lavoro?

Quanto? Tutto il tempo che decidi di dedicare. Se non decidi un tempo massimo, quel lavoro durerà all’infinito.

Non c’è nulla di così faticoso come sostenere l’eterno peso di un compito non concluso

WILLIAM JAMES

Il tempo necessario per un lavoro è come un gas.

Tenderà ad espandersi il più possibile, per riempire tutto lo spazio di Tempo che sceglierai (o non sceglierai) di dedicare a quel determinato lavoro.

Eh già: senza una scadenza, quel lavoro non sarà mai portato a termine.

Ci sarà sempre qualcosa da migliorare, perfezionare, o da rivedere, che terrà sempre più lontano il momento in cui potrai dire che il lavoro è finito.

Farà male, ma certe verità dobbiamo conoscerle: è nascosto dentro di noi il peggior nemico di ogni professionista: il professionista procrastinatore.

Esistono tanti aspetti del professionista procrastinatore, e oggi andiamo a vedere quanto può costare, e come possiamo ovviare al rimandare a domani quello che possiamo fare oggi.

Quanto costa dedicare più tempo del necessario ad un lavoro

Partiamo da un esempio pratico.

Hai ricevuto la commessa di un lavoro da libero professionista, per un compenso di 250 €.

Se per questo lavoro dedicherai un ora del tuo tempo, ogni tua ora può valere fino a 250 €

Pertanto, il tuo compenso mensile potrà essere pari a 250 € x 8 ore al giorno x 20 giorni al mese = 40 000 €

Wow, non c’è che dire.

Se per lo stesso lavoro dedicherai 10 ore (poco più di un giorno), il tuo onorario mensile potrà ammontare fino a 4 000 €.

Non male, ma c’è una bella differenza.

E se per lo stesso lavoro ci mettessi una settimana?

Potrai arrivare a guadagnare 1000 € mese.

Possiamo andare avanti così per ore, fino a dimostrarti che probabilmente, se continui a rimandare l’inizio di quel lavoro, se continui a procrastinare la consegna di quel lavoro, se continui a voler perfezionare il perfezionabile, se continui a voler pettinare le bambole prima di consegnare quel lavoro capirai che stai lavorando per dei compensi al di sotto della soglia della povertà.

E’ triste. E’ duro prenderne atto, ma la procrastinazione è ciò che ammazza il nostro reddito.

Lordo, peraltro. Quindi da tassare.

Personalmente, ho visto tanti colleghi dedicare mesi a lavori sottopagati, derivanti da preventivi sbagliati (ne parliamo in un altro articolo!), offendersi quando mi sono permesso di fargli i conti in tasca per dimostrare loro che di quel passo sarebbe stato meglio lavorare per Amazon o simili.

Almeno lì saprebbero quanto il loro tempo è retribuito.

Non preoccupatevi, c’è una via d’uscita.

Primo step: DEFINISCI una scadenza generale.

Le scadenze sono positive.

Ti aiutano a organizzare il tuo tempo. Ti aiutano a fissare delle priorità. Ti fanno fare le cose anche quando non ne hai voglia.

Harvey Mackay

Il primo accorgimento da apportare al nostro modo di lavorare è definire una scadenza.

Questo permetterà di tenere sotto controllo il massimo tempo che potremo dedicare a quel lavoro.

Soprattutto se sai quanto sarai pagato: se per questo lavoro sarai pagato 250 €, puoi scegliere di dedicare fino a x ore, in funzione del compromesso tra il tempo realmente necessario e un corrispettivo orario che sia quantomeno decente per un professionista.

Per esempio, posso scegliere di dedicare tra le 2 e le 8 ore, in funzione della tipologia del lavoro. Certamente non un minuto di più sicuramente.

Per quasi tutti i lavori, sappiamo quale sia il tempo realmente necessario per svolgerlo. Pertanto sarà facile definire la scadenza massima oltre la quale, cascasse il mondo, il lavoro sarà consegnato.

E per i lavori nuovi per i quali non sappiamo il tempo che richiederà?

Spesso da professionista ti capiterà di dedicarti ad alcune tipologie di lavoro nuove, per le quali è difficile stabilire precisamente a priori quale sarà il tempo necessario per svolgere quel determinato incarico.

Non preoccuparti. Anche in questo caso sarà semplice definire il tempo massimo da dedicare.

Stabilisci quale dovrà essere il tuo compenso orario, e lo dividerai per il corrispettivo pattuito con il committente.

E troverai le ore massime che potrà prendere quel determinato lavoro.

Esempio pratico: so che mi pagheranno 500 euro per quel nuovo lavoro. Decido che ogni mia ora di lavoro non può essere retribuita meno di 50€, pertanto dedicherò non più di 10 ore.

tempo necessario lavoro
Definisci la scadenza

Secondo step: SUDDIVIDI il lavoro in singole fasi

Molte mete importanti si raggiungono a tappe, un obiettivo temporaneo dopo l’altro.

LAURENCE JOHNSTON PETER

Questo approccio è tanto utile quanto necessario, soprattutto nei lavori grandi che richiedono tempi di sviluppo lunghi.

Anche in questo caso, preferisco partire da un esempio pratico.

Ti hanno affidato la redazione di un attestato di prestazione energetica.

Prima di aprire il software, suddividi il lavoro per singole fasi

  • Fase 1: sopralluogo e rilievo
  • Fase 2: modellazione
  • Fase 3: output, revisione e consegna

Questo approccio ti aiuterà sia in sede di preventivo, che in sede di pianificazione del tempo massimo da dedicare al lavoro: capire quale sarà il tempo necessario per ogni piccola fase, ti permetterà di scegliere il giusto onorario in fase di preventivo, o di scegliere quale sia il giusto tempo da dedicare ad ogni singola lavorazione, per avere un lavoro ben fatto, nei tempi corretti.

Per lavori complessi, questo approccio è ancor più necessario.

Ti hanno commissionato una perizia lunga e complessa?

  • Fase 1: raccolta dati iniziale
  • Fase 2: eventuale sopralluogo, se necessario
  • Fase 3: analisi dei dati in ingresso
  • Fase 4: dividi la perizia in macro capitoli
  • Fase 5: dividi i macrocapitoli, in sottocapitoli e argomenti che vorrai sviluppare
  • Fase 6: scrivi il testo di ogni singolo sottocapitolo
  • Fase 7: rilettura e revisione
  • Fase 8: consegna

Una delle parti difficili sarà quella di aprire il foglio e non sapere da dove iniziare a scrivere: l’approccio per struttura ti aiuterà sicuramente

Ecco un esempio:

  • Premessa
  • Scopo della perizia
  • Analisi dei dati in ingresso
    • analisi dei dati urbanistici
    • analisi dei dati catastali
    • analisi del contesto
    • analisi n
  • Determinazioni
    • determinazione argomento 1
    • determinazione argomento 2
    • determinazione argomento n
  • Conlusioni

Una volta suddiviso il lavoro per singole fasi e sottofasi, si dovrà definire un tempo massimo di sviluppo di ogni singola microlavorazione.

suddividere lavoro
un grande lavoro è composto di tanti piccoli lavori

Terzo step: RISPETTA le scadenze

Dividere un grande lavoro in singoli piccoli lavori. Ecco il segreto per fare grandi cose.

SmartIngegnere

Al punto precedente abbiamo visto come dividere un grande lavoro in tanti piccoli lavori, e assegnare una scadenza a ciascuno di essi.

Ora non ci resterà che mettere nel nostro calendario queste scadenze e … udite udite…

Rispettarle!

L’aspetto fondamentale è rispettare le singole scadenze per mantenere il giusto ritmo del lavoro ed evitare che , soprattutto i grandi lavori, quelli che ci appaiono immensi (tanto grandi da essere inaffrontabili), si impadroniscano di tutto il nostro tempo a disposizione diventando mostri che mai vedranno la luce.

La suddivisione in piccole fasi ci permette di dividere questo grande mostro in tanti piccoli mostriciattoli che sarà semplice affrontare.

Un po’ come quando si giocava a Mario Bros: alla fine di ogni livello si affrontava un piccolo mostro, per poi arrivare al mostro finale che ci permetteva di salvare la principessa.

Ecco, salva la tua principessa (o il tuo principe!)

lavoro scadenza
Fissa le scadenze, e … rispettale!

Conclusione e sintesi – Valutazione ?

Per ricapitolare.

Se vuoi evitare che un lavoro duri all’infinito, se vuoi evitare che un lavoro da ben pagato diventi sottopagato perchè ci dedicherai troppo tempo, se vuoi sopravvivere al tempo necessario per ogni lavoro, ecco i passi da compiere:

  • Definisci una scadenza generale
  • Suddividi il lavoro in piccoli sotto lavori, e definisci le singole scadenze
  • Rispetta le scadenze!

Iscriviti alla newsletter per non perdere i contenuti smart

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *