SuperBonus Sconto in Fattura Professionisti

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SuperBonus Sconto in Fattura Professionisti

Anche i professionisti possono applicare lo “sconto in fattura” previsto dal Superbonus 110%. Vediamo come applicare lo “sconto in fattura”, quali sono i vantaggi e gli svantaggi, e come compilare la fattura.

C’è un prezzo per tutto.

Anche quello che ricevi gratuitamente è stato pagato da qualcuno.

L’articolo 121 del DL 34/202, è insieme all’articolo 119 del medesimo decreto legge, quello che notoriamente viene chiamato “Superbonus 110%”.

Nello specifico, se l’articolo 119 indica quali interventi e con quali modalità possono accedere al Superbonus 110%, l’articolo 121 ci indica la possibilità che i crediti generati dal Superbonus 110% sono cedibili più volte, e possono essere utilizzati per lo “sconto in fattura”.

Vediamo:

  • Che cos’è lo “sconto in fattura” previsto dal Superbonus 110%
  • Lo sconto in fattura del Superbonus per i professionisti
  • Quali sono i vantaggi nell’applicare lo “sconto in fattura” nel Superbonus
  • Quali sono gli aspetti da non trascurare nella valutazione della possibilità di utilizzare lo “sconto in fattura”
  • Le modalità per l’emissione della fattura mediante lo “sconto in fattura” Superbonus

Che cos’è lo “sconto in fattura” previsto dal Superbonus 110%?

Lo “sconto in fattura” è quella modalità di pagamento mediante i crediti di imposta maturati dal lavoro.

Partiamo subito da un esempio pratico:

L’impresa deve realizzare lavori, ammessi al Superbonus, per un ammontare di 30 000 €, comprensivi di iva.

L’impresa emetterà una fattura, ma non riceverà nessun bonifico.

Questa fattura sarà pagata mediante la cessione dei crediti (pari al 110% di 30 000 €, quindi 33 000 €) derivanti dal lavoro stesso.

Lo sconto in fattura del Superbonus per i professionisti

Come sappiamo, anche le spese professionali sono tra quelle ammesse al Superbonus.

Per logica, quindi, è possibile anche per i professionisti applicare lo sconto in fattura previsto dal Superbonus per il proprio onorario professionale.

E io dovrei iniziare a lavorare senza vedere un euro? Scusa, ma preferisco l’uovo oggi alla gallina di domani!

Ecco, questa è la classica obiezione di un professionista “non smart“.

Aspetta. Prima di linciarmi, proverò a spiegarmi meglio.

Applicare lo “sconto in fattura” porta con se degli indubbi vantaggi. Anche qualche svantaggio.

A mio avviso, i vantaggi sono maggiori degli aspetti negativi: questa è la mia modalità preferita anche quando trovo il privato che vorrebbe pagarmi direttamente.

E ora ti spiegherò il perché

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Quali sono i vantaggi nell’applicare lo “sconto in fattura” nel Superbonus

Prima vediamo gli aspetti positivi; i vantaggi nell’applicare lo “sconto in fattura” nel Superbonus; nel capitolo successivo vediamo gli aspetti che, invece, dobbiamo tenere sott’occhio per evitare che l’opportunità diventi tragedia.

Il primo dei grandi vantaggi, per imprese e per professionisti, è la possibilità di slegarsi dal preventivo.

Il preventivo è quel documento che si prepara prima di iniziare un qualunque lavoro, e nel quale si presenta il costo (o l’onorario professionale) al committente.

Il preventivo è sempre un compromesso tra il compenso che si ritiene corretto (lato professionista) per la prestazione, e il costo che il cliente si aspetta di sostenere per quella prestazione.

E’ un punto di incontro tra le due parti e generalmente non accontenta nessuno: il professionista scende a compromessi, accettando spesso un compenso inferiore a quello che lui riteneva giusto, e il cliente sosterrà spese maggiori di quelle che si aspettava per quella determinata prestazione.

Tu fai il tuo prezzo. Lui ti chiede lo sconto. A questo punto, perché non eliminare totalmente il pagamento?

La relazione tra committente e professionista è una relazione (non sempre) del tipo lost-lost, che vede entrambi perdenti nel gioco tra le parti.

Lo sconto in fattura permette di trasformare questa relazione lost-lost in una relazione win-win:

Il cliente sarà contento perchè non farà nessun bonifico (quindi non percepirà il costo della prestazione), mentre il professionista otterrà il massimo compenso previsto per legge, che spesso è più alto del preventivo stesso che avrebbe preparato.

Wow.

Un secondo vantaggio risiede nella costruzione dell’operazione Superbonus da un punto di vista finanziario.

Come abbiamo scritto in questo articolo (Superbonus smart: come fare il superbonus in modo intelligente), è importante costruire il lavoro del superbonus dal punto di vista finanziario, spesso ancor prima rispetto agli aspetti tecnici.

Portare le spese tecniche tra quelle pagate mediante lo “sconto in fattura” riduce l’ammontare della liquidità che il committente dovrà avere a disposizione.

Esempio numerico:

Lavori previsti dal Superbonus 100 000 + iva. = 110 000 €

Oneri professionali 25 000 €

Totale costi Superbonus = 135 000 €

Il primo 30%, che rappresenta la liquidità iniziale che dovrebbe avere a disposizione il committente nel caso in cui nessun operatore (imprese e professionisti) applicassero lo “sconto in fattura”, ammonta a 40 500 €

Nel caso in cui tutte le spese professionali siamo pagate mediante lo sconto in fattura, questo 30% iniziale scende a 33 000 €, ovvero il 30% di 110 000 €.

Come vedete, più voci di costo saranno pagate mediante sconto in fattura, minore sarà la quantità di liquidità che dovrà a vere a disposizione il committente, rendendo l’operazione Superbonus sempre più semplificata al ridurre della liquidità necessaria.

L’ipotesi migliore sarebbe che imprese e professionisti applicassero lo sconto in fattura totale in modo da portare la liquidità iniziale necessaria paria zero.

Quali sono gli aspetti da non trascurare nella valutazione della possibilità di utilizzare lo “sconto in fattura”

Ci sono anche degli aspetti negativi da tenere in considerazione.

Il primo è che noi professionisti ci troveremo a lavorare senza anticipi.

Possiamo lavorare anche senza acconti ma dovremo essere in grado di sopperire alle spese quotidiane fino a quando non si procederà alla prima maturazione dei crediti e successiva cessione (a banche, assicurazioni o poste); pertanto non possiamo dimenticarci che passeranno dei mesi prima di vedere riconosciuti i nostri sforzi professionali.

Un ulteriore aspetto da non trascurare deriva dal rapporto con il committente, che può sempre risolvere il contratto in qualunque momento e rivolgersi ad altro professionista.

Il pericolo non è tanto la perdita del committente, quando il fatto che questa perdita può avvenire prima che sia maturato il primo SAL che rappresenta il traguardo minimo da raggiungere per poter incamerare i primi onorari.

Per proteggersi da questo rischio, sarà necessario strutturare un contratto con il committente che preveda penali o, quantomeno, il riconoscimento del lavoro svolto fino al momento del recesso, che sarà retribuito mediante bonifico bancario, non essendo arrivati alla maturazione dello Stato di Avanzamento dei Lavori.

Per il committente, e di riflesso in qualità di tecnici di fiducia del committente anche per noi tecnici smart, un ulteriore considerazione da effettuare riguarda la qualità del lavoro e la qualità della parte burocratica.

Uno dei casi più frequenti per i quali si vede applicato lo sconto in fattura è il General Contractor. Il General Contractor (impresa finanziatrice) si farà carico di tutti i costi, anticipando e sostenendo le spese per le imprese esecutrici e per i professionisti.

Il guadagno del General Contractor deriva dal delta tra l’ammontare dell’appalto che vien fuori dal computo metrico, e l’ammontare dell’appalto dei lavori.

Il rischio sarà, quindi, quello che il GC avrà la tendenza ad appaltare il lavoro al subappaltatore che farà il minor prezzo, portando dentro l’operazione superbonus potenziali imprese di bassa qualità.

Una bella rogna per noi che faremo la Direzione dei Lavori.

Non solo.

In qualità di Direttori dei Lavori, dovremo andare a valutare il lavoro eseguito, non potendo certificare gli stati di avanzamento per lavori di bassa qualità; ma senza stato di avanzamento nemmeno noi verremo pagati dal General Contractor!

Questo genera un conflitto di interesse che mette i professionisti nella condizione di non essere super partes.

Se invece applichiamo lo sconto in fattura diretto al committente, se da una parte è vero che non verremo comunque retribuiti fino al raggiungimento del SAL, avremo comunque le mani libere durante la Direzione dei Lavori per poter far ri-eseguire le lavorazioni mal fatte, fino a poter mandare via l’impresa dal cantiere qualora non sia in grado di eseguire un lavoro a regola d’arte.

Le modalità per l’emissione della fattura mediante lo “sconto in fattura” Superbonus

Ma come si fa lo sconto in fattura?

E’ semplice.

Si emette una fattura con la seguente dicitura

Sconto in Fattura applicato ai sensi dell’art. 16 bis del TUIR e in applicazione delle previsioni dell’art. 121 della L.77/2020

Tutto qui?

Esatto.

Ecco un esempio di fattura

superbonus-sconto-in-fattura-professionisti-esempio-parcella
Esempio parcella – superbonus sconto in fattura professionisti

Quando vedremo i crediti nel nostro cassetto fiscale?

Il 10 del mese successivo al visto di conformità del commercialista, che temporalmente viene dopo la nostra asseverazione dello stato di avanzamento lavori sul sito predisposto da Enea.

Se il visto di conformità viene posto il giorno 30 novembre, e va a buon fine, il giorno 10 dicembre avremo i crediti nel cassetto fiscale e si potrà procedere alla cessione.

Se venisse posto il giorno 1 dicembre, dovremo attendere fino al 10 gennaio per poter avere i crediti disponibili nel cassetto fiscale.

E tu, applichi lo sconto in fattura?

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2 commenti
  1. aldo Furlan
    aldo Furlan dice:

    Buongiorno sono Aldo Furlan dalla provincia di Gorizia, in questi giorni ho avuto l’occasione di leggere un preventivo/consuntivo per lavori da eseguire su una casa da ristrutturare usufruendo dei vari bonus e superbonus. Il documento era suddiviso in varie attività trainanti o meno e per ogni attività è prevista la direzione lavori che globalmente incide per più del 7.5% sull’intero appalto, che già mi sembra esagerato, ma Vi chiedo: E’ lecito una presenza per ogni attività una direzione lavori? quando, lo dice la parola stessa “direzione lavori” dovrebbe gestirla l’appaltatore capofila che coordina l’attività delle varie ditte operanti nel cantiere. Grazie

    Rispondi
    • Enrico
      Enrico dice:

      Ciao Aldo, le parcelle professionali sono stabilite dal professionista entro i limiti imposti dalla normativa. Seppur possano sembrare alte, le responsabilità in merito sono parecchie. Il fatto che vedi la direzione lavori su ogni voce dipende dal fatto che, seppur l’attività della DL è generale sull’intero cantiere, ai fini fiscali la spesa va suddivisa all’interno delle varie categorie di costo. E’ più una questione fiscale che altro …

      Rispondi

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