Differenza Tra Luci e Vedute

differenza tra luci e vedute

La Differenza Tra Luci e Vedute

La Differenza Tra Luci e Vedute è Disciplinata dal Codice Civile. Vediamo in Cosa Differiscono

Finché esisteranno finestre, l’essere umano più umile della terra avrà la sua parte di libertà.

Amélie Nothomb

Conoscere la differenza tra luci e vedute è qualcosa di molto importante per noi tecnici smart.

Perché conoscere la differenza tra luci e vedute ci può aiutare a trasformare dei locali non abitabili in locali abitabili, ad aumentare il valore degli immobili dei nostri clienti, a migliorare le condizioni di salubrità degli immobili grazie ai ricambi di luce e aria, senza configurare nuove finestre.

I due articoli che dobbiamo conoscere sono l‘articolo 900 e l’articolo 901 del Codice Civile.

Articolo 900 del Codice Civile: “Specie di finestre”

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L’articolo 900 del Codice Civile è nominato “Specie di Finestre”.

Le finestre o altre aperture sul fondo del vicino sono di due specie:

luci, quando danno passaggio alla luce e all’aria, ma non permettono di affacciarsi sul fondo del vicino;

vedute o prospetti, quando permettono di affacciarsi e di guardare di fronte, obliquamente o lateralmente

Articolo 900 del Codice Civile “Specie di Finestre”

La bellezza del Codice Civile è anche questa: la sua semplicità di esposizione, adatta a tutti (a differenza delle leggi e dei decreti che sembrano scritti da azzeccagarbugli con lo scopo di confondere. Ed in effetti è così … Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano. Giolitti docet).

Ma torniamo a quel che ci interessa, il testo dell’articolo 900 del Codice Civile “Specie di Finestre”

L’analisi del testo, come scrivevo sopra, è veramente semplice e diretta

Le luci:

  • consentono il passaggio alla luce
  • consentono il passaggio all’aria
  • non permettono di affacciarsi sul fondo del vicino

Le vedute o prospetti:

  • permettono di affacciarsi sul fondo del vicino
  • di guardare frontalmente
  • di guardare obliquamente
  • di guardare lateralmente
  • e ovviamente, dato per sottinteso, possono permettere il passaggio di luce e aria (come le vedute).

Possiamo dire che le vedute sono un’estensione delle luci, a cui si aggiunge la possibilità di guardare sul fondo del vicino.

Questa distinzione, da sola, è molto utile; diventa però utilizzabile in modo smart nel nostro lavoro quotidiano quando leggiamo il testo dell’articolo 901 del Codice Civile.

Prima di procedere oltre, un piccolo approfondimento sulla possibilità di guardare frontalmente, obliquamente e lateralmente.

Le vedute sono considerate:

  • dirette, quando permettono di guardare verso il fondo del vicino in linea perpendicolare rispetto alla parte su cui insiste l’apertura;
  • oblique, quando permettono di vedere, senza sporgersi dall’apertura, verso un fondo adiacente che si trova alla sinistra o alla destra rispetto al fondo visibile con veduta diretta. Nel caso in cui sia ha una veduta sia diretta che obliqua, perché la veduta è molto ampia, allora la veduta si considera “diretta”;
  • laterali, quando la possibilità di vedere l’altro fondo necessita di sporgersi dall’apertura e guardare lateralmente. Possiamo definire una veduta laterale come un sottoinsieme della veduta obliqua.

Articolo 901 del Codice Civile: “Luci”

Articolo 901 del Codice Civile Luci

Le luci che si aprono sul fondo del vicino devono:

1) essere munite di un’inferriata idonea a garantire la sicurezza del vicino e di una grata fissa in metallo le cui maglie non siano maggiori di tre centimetri quadrati;
2) avere il lato inferiore a un’altezza non minore di due metri e mezzo dal pavimento o dal suolo del luogo al quale si vuole dare luce e aria, se esse sono al piano terreno, e non minore di due metri se sono ai piani superiori;
3) avere il lato inferiore a un’altezza non minore di due metri e mezzo dal suolo del fondo vicino, a meno che si tratti di locale che sia in tutto o in parte a livello inferiore al suolo del vicino e la condizione dei luoghi non consenta di osservare l’altezza stessa.

Articolo 901 del Codice Civile “Luci”

Anche qui, possiamo apprezzare la semplicità e chiarezza del Codice Civile.

E’ tanto schematico quanto poco soggetto ad interpretazione.

Lo scopo di questo articolo 901 sulla definizione di ulteriori caratteristiche che devono avere le luci, letto in composizione con il precedente articolo 900, permette al vicino di poter aprire una luce sul fondo adiacente anche senza l’autorizzazione del proprietario a determinate condizioni.

Innanzitutto si devono configurare come luci, come definite nell’articolo 900, descritto in precedenza.

Inoltre le luci, per poter essere aperte sul fondo del vicino, dovranno:

  • avere un’inferriata e una grata di dimensione determinata
  • nel lato di chi intende aprire la luce, il lato inferiore deve avere un’altezza non inferiore a 2,5 m se al piano terreno, o non minore di 2 m se ai piani superiori
  • nel lato del vicino sul quale si aprirà la luce, l’altezza del lato inferiore non deve essere inferiore a 2,5 m

Un chiarimento è doveroso per tutti quei casi che, seppur minuti di inferriate e altezze, permettono di affacciarsi sul fondo del vicino.

Esistono dei casi, infatti, in cui un’apertura munita di inferriata può essere considerata veduta anziché luce: questo può accadere solo se da questa apertura è possibile affacciarsi e di guardare, di fronte, obliquamente o lateralmente.

Un altro caso per il quale un’apertura viene definita veduta e non luce quando presenta maglie così larghe da consentire di esporre il capo in ogni direzione; o ancora quando non sia aderente o interna alla superficie esterna del muro ma fuoriesca dal muro stesso, mediante un distacco tale da permettere di sporgere il capo, e quindi di affacciarsi verso il fondo vicino.

Una Sintesi Smart sulla Differenza Tra Luci e Vedute

Come di consueto, chiudiamo l’articolo con una sintesi sul tema: la differenza tra luci e vedute.

Le luci consentono il passaggio di luce e aria, ma non permettono di affacciarsi sul fondo del confinante.

Le luci devono avere un’inferriata e una grata fissa con maglie non superiori a 3 centimetri quadrati.

Le luci devono avere, per il lato inferiore, un’altezza non inferiore a 2,5 m dal suolo che si vuole dotare di luce e aria (e al piano terreno), o 2 m se ai piani superiori.

Le luci devono avere il lato inferiore ad un’altezza non inferiore a 2,5 m dal suolo del vicino sul quale si apre la luce.

Le luci devono avere un’inferriata a filo muro, e se sporgesse, tale da non permettere di esporre il capo in ogni direzione.

Le vedute permettono di affacciarsi sul fondo del vicino e di guardare frontalmente, lateralmente o obliquamente.

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