Il Potere del Silenzio: Quando Non Devi Perdere l’Ennesima Buona Occasione per Stare Zitto

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Il Potere del Silenzio: Quando Non Devi Perdere l’Ennesima Buona Occasione per Stare Zitto

Vediamo cinque più una buone motivazioni per non perdere nessuna buona occasione per stare zitto.

La cosa più grande è sapere quando parlare e quando stare zitti.

Seneca

Esistono tante occasioni nel lavoro, e ancor di più nella vita, dove l’unica azione intelligente da fare è quella di preferire il silenzio al “dare aria alla bocca”.

Esatto, hai capito bene.

Devi stare zitto.

Sshhhh.

Muto.

Silenzio.

Nel testo che segue vedremo cinque più una buone occasioni da non perdere assolutamente per rimanere in silenzio: si tratta di casi in cui l’unica strategia da consigliare è quella di preferire il silenzio al parlare, in modo da ridurre al minimo il “danno potenziale” e in modo da salvare le relazioni con i committenti.

  • Assioma: Non Perdere Nessuna Buona Occasione Per Stare Zitto
  • Buona Occasione 1: Cliente Scontenti
  • Buona Occasione 2: Lavata di “Capo”
  • Buona Occasione 3: Evita la Discussione
  • Buona Occasione 4: Potenziale Cliente
  • Buona Occasione 5: Riempiere i “Vuoti”
  • BONUS – Buona Occasione 6: Se Parli, Non Impari!
  • Cerca Sempre di Non Perdere Nessuna Buona Occasione Per Stare Zitto

Assioma: Non Perdere Nessuna Buona Occasione Per Stare Zitto

Non Perdere Mai una Buona Occasione Per Stare Zitto

Will Rogers

Il caro Will aveva ragione da vendere.

Il silenzio è d’oro. Nel testo che segue, vedremo cinque più una buone motivazioni, ma, soprattutto, buone occasioni nelle quali stare zitto è un’ottima strategia smart per aiutarci nella vita e nel lavoro.

Questo ci porterà alla conclusione coincidente con l’assioma di partenza: il nostro modus operandi nel lavoro (e anche nella vita), da oggi in poi, dovrà essere sempre impostato sul non perdere nessuna buona occasione per stare in silenzio.

Buona Occasione 1: Cliente Scontenti

Volevo urlare quello che sentivo, ma sono rimasto zitto per paura di non essere capito.

Charles Bukowsky

E chi, se non il buon Bukowsky, poteva esprimere al meglio, in poche parole, questo grande concetto?

E se mi è concesso, la trasformerei in

… sono rimasto zitto per paura di essere capito.

A volte, si fanno più danni se si viene capiti!

Nel lavoro può sempre capitare di incappare in un momento in cui il cliente non è contento, e può sfogarsi verso di noi.

Le motivazioni sono disparate, e non sempre la causa è il nostro lavoro: una giornata storta, una relazione che non funziona, o semplicemente le palle girate … purtroppo capita.

L’unica cosa intelligente (smart) che possiamo fare?

Zitti.

Non possiamo evitare che il cliente abbiamo quella giornata in cui ci chiama o ci chiede un appuntamento solo per vomitarci addosso tutte le frustrazioni che ha, e che si concentrano sul nostro operato. Di punto in bianco sembra che le cause di tutti i mali della loro vita siano riconducibili al nostro operato, ed ecco la sfuriata degna della peggior scenata napoletana.

Niente. Non possiamo evitarlo.

Allora come reagire?

In questo caso, il silenzio è d’oro.

Sono momento particolari in cui tutto ciò che viene detto è frutto di emozioni e non necessariamente ricalca la realtà; sono quei momenti in cui escono quelle parole pesanti che non devono uscire, ma che una volta pronunciate possono compromettere totalmente il rapporto.

Siamo tecnici professionali e smart: non lasciamoci trasportare dalle emozioni del momento.

Lo so, la voglia di mandare a quel paese quello strnz è fortissima; eppure un atteggiamento ZEN, di totale calma, è l’unico approccio utile e interessante da esplorare.

Dobbiamo ricordarci alcune cose fondamentali:

  • Noi siamo professionisti, e non ci facciamo trasportare in discussioni accese o in scenate da cui non si esce. Lasciamo sfogare, assorbiamo il colpo e andiamo avanti
  • La soddisfazione momentanea di “dirgliene quattro” e la soddisfazione momentanea di mandarlo a quel paese o insultarlo è, appunto momentanea. Se vuoi lasciare un buon ricordo a lungo termine, se vigliamo essere ricordati come dei signor*, ci sta anche ingoiare il rospo e cercare di andare avanti senza dare troppo peso alle parole che anche il committente poteva evitarsi

Anche se alcuni clienti è meglio perderli che trovarli, noi siamo professionisti smart, e ci comportiamo come tali.

Come possiamo agire contro questi atteggiamenti?

Possiamo solo lavorare in prevenzione: possiamo lavorare al meglio per prevenire che queste cose succedano.

Una volta che accadono, però, zitti.

Il silenzio è d’oro!

Buona Occasione 2: Lavata di “Capo”

Quando il mio capo mi ha chiesto chi è lo stupido, io o lui? Gli ho risposto che tutti sanno che lui non assume persone stupide.

Anonimo

Ecco, la frase citata sopra è una dimostrazione dell’ennesima buona occasione persa per stare zitti.

Certo, se sei fortunato il tuo capo, nemmeno l’ha capita.

Se però non sei fortunato, e lui la capisce (o qualcuno gliela spiega), quali pensi che saranno le conseguenze ?

Esatto. Potevi evitare.

Ahhh .. ma sai che goduria che ho provato nel dirglielo?

Immagino sia una gran bella soddisfazione, che però non porta a niente se non a soddisfare il mostro che è dentro di te.

Le soddisfazioni che ti devi “togliere” nella vita, sono altre. Rispondere al capo non migliora la tua vita.

Vantaggi per te? Soddisfazione momentanea. Effimera.

Svantaggi per te? Inferno lavorativo a lungo termine.

Attenzione, questo concetto non deve tradursi nell’accettare qualunque atteggiamento che proviene dall’alto; non significa che si deve avere un atteggiamento remissivo e subire tutte le angherie che arrivano dall’alto.

Ci sono altri modi, che dipendono dall’occasione, che possono essere più utili rispetto a rinfacciare al tuo capo che è un collie incrociato con uno spinone (un collione cit.)

Nella stragrande maggioranza dei casi, ricorda:

Zitto. Ci guadagni in salute a lungo termine.

E’ un po’ come con i gratta e vinci: chi gioca ti dirà che se non giochi non vinci. Per me, vinci ogni volta che scegli di non giocare.

Ecco, scegli di non giocare.

Buona Occasione 3: Evita la Discussione

L’Unico Modo per Vincere una Discussione è Evitarla

Non ricordo chi lo disse, ma quanta verità in una sola frase!

Le discussioni non portano mai a niente di buono.

Lo scopo delle persone nelle discussioni è solo quello di avere ragione: la ragione è dei fessi.

L’uomo comune ragiona. Il saggio tace. Il fesso discute.

Noi siamo quelli saggi. Noi siamo smart.

Vuoi vincere in una discussione? Evitala

Anche in questo caso, l’unico atteggiamento proattivo che possiamo avere in una discussione non è quello di arroccarci nella nostra idea (come invece fa la maggior parte dei nostri interlocutori), ma quello di esplorare il punto di vista del nostro interlocutore per apprendere e comprendere le sue motivazioni.

E lo possiamo fare solo stando in silenzio ad ascoltare, senza perdere l’ottima occasione per stare zitti.

E anche se non sposeremo mai quelle idee bislacche del nostro interlocutore, il nostro obiettivo è quello di conversare, di imparare e di crescere.

Non di vincere o avere ragione.

Ah dimenticavo.

Un ultimo consiglio fondamentale: aumentare il tono della voce, non aumenta il grado di verità della tua idea o posizione.

Buona Occasione 4: Potenziale Cliente

Il Silenzio è Fonte di Grande Forza

Lao Tzu

La buona occasione di tacere con un potenziale cliente è una di quelle più importanti.

E’ frequente, nella vita lavorativa, di trovare quei clienti che per dimostrare di non essere completamente ignoranti in qualcosa, parlano per sentito dire e quel che esce sono delle castronerie allucinanti.

Ecco, lui ha perso una buona occasione per stare zitto.

Ora tu, hai una scelta.

Replicare all’inesattezza dimostrando la sua ignoranza e prendere lo scettro di colui che sa più di tutti nella stanza; oppure, in modo elegante, puoi tacere.

Dimostrare di saperne più di lui non è bene; lo sai tu e lo sa lui. Sei tu il professionista, diversamente non ti avrebbe chiamato!

E’ palese che tu ne sappia più di lui. Darne dimostrazione mettendo in evidenza la sua ignoranza non è una buona strategia di vendita.

Ricordati, in questa occasione il tuo scopo è trasformarlo da potenziale cliente in cliente; non soddisfare il tuo ego.

Anche questo concetto non deve tradursi in un silenzio tombale: a domanda si risponde. E si risponde in modo tecnico.

E lo puoi fare (devi fare!) anche senza mettere in evidenza la str*nzata che ha appena detto.

Lui salva la faccia, e tu hai un nuovo cliente!

Sii forte!

Buona Occasione 5: Riempiere i “Vuoti”

Il Mistero del Silenzio è che Non Fa Mai lo Stesso Rumore.

Qualcuno su Twitter

In una conversazione capitano alcuni momenti dove, per strano allineamento cosmico, nessuno ha qualcosa da dire.

Le motivazioni possono essere tante: ad esempio, se capita dopo che tu stai parlando, e l’interlocutore non interviene, avrai la tendenza naturale e giustificare per l’ennesima volta, quel contenuto appena espresso.

La necessità di continuare a spiegare, è sinonimo di “debolezza”. Debolezza intesa come argomentazione non forte; come poca sicurezza di quel che si è detto.

Puoi ri-spiegare quel concetto, certo. Ma lascia che sia l’altra persona a chiedere di farlo.

Un’altra motivazione potrebbe essere quella di aver detto qualcosa di scomodo, e l’altro (tu o lui) non sanno come proseguire.

Silenzio imbarazzante.

Impara ad apprezzare anche questo. Lo so, è difficile. Aggiungere qualcosa, durante un silenzio imbarazzante, potrebbe peggiorare la situazione.

Strategia? Shhh… zitto!

Esistono tante altre motivazioni e occasioni per le quali nasce un “vuoto”.

Ecco, quello è il silenzio.

Non dovete riempire necessariamente quel “vuoto”.

Non solo. Non si tratta di un vuoto, ma di uno spazio di conversazione pieno di silenzio.

Non essere tu quello che sente la necessità di colmarlo.

BONUS – Buona Occasione 6: Se Parli, Non Impari!

Abbiamo Una Sola Bocca e Due Orecchie, per Ascoltare il Doppio e Parlare la Metà.

Riflettete gente … riflettete

Quanta verità nella natura del corpo umano.

Due orecchie e una bocca.

Ascoltare il doppio e parlare la metà.

Quel che vi consiglio è di avere un ascolto “attivo”: non fate finta di ascoltare, ma interessatevi sinceramente a quello che l’altra persona ha da dire; ascoltate senza guardare il cellulare, senza distrarvi, e soprattutto senza pensare alla vostra risposta.

Non c’è una risposta da dare perché non ci sarà una domanda.

Imparate ad elaborare e pensare alle risposte solo quando vi fanno una domanda: non siate anche voi quelli che rispondono a domande mai fatte.

Non rispondere ad una domanda che nessuno ti ha fatto.

Voi siete quelli che devono imparare, non che devono insegnare. Sempre, anche quando siete i più colti nella stanza.

Se parli, le tue orecchie e il tuo cervello ascolteranno quello che già sai; se ascolti qualcuno che parla, le tue orecchie e il tuo cervello stanno apprendendo qualcosa di nuovo.

Non potete immaginare quanto si possa imparare, semplicemente stando zitti.

Ascoltare le esperienze, i punti di vista, le opinioni, i fatti degli altri è speciale: sono tutti elementi esterni a noi, di cui e da cui possiamo (dobbiamo!) arricchirci. Sviluppa le tue abilità di ricerca e pensiero critico, poiché sono fondamentali per capire quando è meglio scegliere quale strategia. Migliorare la tua scrittura con servizi come https://www.writemypapers.org/research-paper-writing/ ti darà risultati migliori di quanto potresti ottenere da solo. Molti giovani studenti sviluppano le proprie competenze acquistando ricerche e ricevendo feedback sul loro lavoro. Potrebbe interessarti anche a te.

E se non sono d’accordo?

Taci.

Taci ugualmente: non vorrai tentar di “vincere” una discussione?

Cerca Sempre di Non Perdere Nessuna Buona Occasione Per Stare Zitto

Il Silenzio Non Ha Mai Tradito Nessuno

Antoine Rivarol

Abbiamo visto cinque più una buone occasioni per stare zitti.

Ne esisteranno tante altre. Ho voluto evidenziare quei particolari e frequenti casi che capitano nella vita quotidiana e che, utilizzando quel sale che abbiamo in zucca, possono migliorare la nostra vita lavorativa, e le nostre relazioni e la vita in generale.

Non deve tradursi in “mutismo e rassegnazione”; né nell’accettare supinamente in silenzio qualunque angheria.

Ogni situazione va pesata, ricordandosi che “Non devo perdere nessuna occasione per stare zitto” è l’assioma da cui possiamo (e dobbiamo!) partire.

Esistono anche tanti altri buoni motivi per fare silenzio.

Fare silenzio?

Che poi … il Silenzio non si fa. Si rispetta.

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