SuperBonus Condominio: Prima Assemblea

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SuperBonus Condominio: Prima Assemblea

Alcuni consigli utili sui come affrontare la prima Assemblea di Condominio finalizzata ad avviare l’incarico per lo studio di fattibilità del SuperBonus 110%.

Ogni tanto vado a sfogare la mia rabbia alle riunioni di condominio fino a quando non si accorgono che non abito lì.

Qualcuno su Twitter

Il Superbonus in Condominio.

Mi vengono i brividi solo a pensarci 🙂

Scherzi a parte, il Superbonus 110% da effettuare nei Condomini rappresenta, per noi tecnici smart, sia una grande opportunità che una sfida (più o meno) ardua.

Il grado di difficoltà non è di natura tecnica, quanto di natura sociologica. 😂

E il grado di difficoltà è, spesso ma non sempre:

  • direttamente proporzionale al numero di unità. Maggiore è il numero di unità, maggiore è la probabilità di trovare “personaggi” particolari
  • direttamente proporzionale alla capacità dell’Amministratore: se capiti nell’Assemblea guidata da un Amministratore poco smart, il pericolo di perdere tempo è altissimo
  • direttamente proporzionale al numero di tecnici colleghi (ingegneri, geometri, architetti, ecc…) presenti in Assemblea: il rischio di essere messi in mezzo al gioco di “chi la fa più lontano” tra tecnici è altissimo
  • inversamente proporzionale al numero di coppie giovani; o se la vogliamo dire in altri termini, la presenza di anziani aumenta il grado di difficoltà per diversi motivi (complessità della materia, difficoltà di comprensione della materia e di meccanismi complessi di cessione del credito, paura nell’affrontare qualcosa che non si capisce, ecc…)

Capire il grado di difficoltà è un primo passo ma non è l’unico da compiere per presentarsi preparato alla prima Assemblea condominiale.

Vediamo alcuni consigli pratici per destreggiarsi durante le discussioni in assemblea.

SuperBonus Condominio: 1 – Semplicità. Non Tediare l’Assemblea con Tecnicismi

Il Superbonus è complesso di suo; il mio primo consiglio è quello di cercare di renderlo semplice.

L’Assemblea Condominiale non è il posto giusto dove fare sfoggio della tua saccenza in materia di Superbonus.

Piuttosto, cerca di rendere il Superbonus semplice.

Evita tecnicismi, se non esplicitamente richiesti.

Focalizzati su pochi concetti. E rendili semplici. Alla portata di tutti.

Avrai davanti persone di diverso rango sociale, con capacità di comprensione e soglie di attenzione decisamente differenti tra di loro.

Se vuoi avere un buon appeal su tutta l’Assemblea, sii chiaro e semplice.

SuperBonus Condominio: 2 – Focalizzati sull’Aspetto Economico

L’Assemblea di condominio è un “animale” conosciuto.

L’unica corda tesa è sempre e solo quella economica.

Tutto il resto, poco importa.

Focalizzare il tuo discorso e le tue attenzioni sull’aspetto economico ti permetterà di:

  • evitare perdite di tempo
  • tranquillizzare i tuoi ascoltatori sull’aspetto più importante per tutti loro (quello economico)

Se hai la possibilità di far effettuare il lavori al Condominio senza che loro debbano “cacciare” fuori un solo euro, allora partire dall’aspetto economico può diventare il tuo punto di forza.

Non dico che sarà facile: troverai gli scettici, troverai gli increduli, e troverai chi ti da contro perché “lo Stato non regala niente”.

Ma questo lo sapevi già prima di entrare in Assemblea.

Cerca di essere chiaro, semplice ed esplicito sull’aspetto economico del Superbonus in generale e del tuo lavoro in particolare.

SuperBonus Condominio: 3 – Ascolta tutti. Comprendi le loro paure. Lascia evolvere il discorso

E’ importantissimo ascoltare tutti.

Anche quelle persone particolarmente fastidiose che non ti lasciano finire le frasi, che non ti lasciano parlare; anche quelle maleducate che non hanno ascoltato una parola perchè giocavano con il cellulare per tutto il tempo, e poi fanno esattamente la domanda a cui hai già risposto più volte.

E’ importante che tutti percepiscano che la loro domanda, in quel momento, è per te importante.

Anche se hai già risposto più volte, non liquidarli con un “ne abbiamo appena parlato”; rispondi, con pazienza, e possibilmente con parole differenti dalle precedenti, perché la persona potrebbe non aver capito o non aver colto alcune sfumature del tuo discorso ( o averle colte in modo distorto).

Ascoltare tutti, oltre a dare importanza alle persone (e quindi creare un credito di stima nei loro confronti) ti permette di comprendere meglio le paure dei singoli.

Se riesci a comprendere la paura del singolo condomino, saprai anche come rassicurarlo con la tua risposta.

E se hai rispettato il consiglio numero 1, ovvero quello di non tediare i tuoi ascoltatori con tecnicismi inutili e di raccontare poche cose semplici, fai in modo che il discorso evolva da solo.

Non devi raccontare tutta la storia del Superbonus o tutto lo scibile del Superbonus, di getto e con un unico fiato.

Due o tre concetti semplici per iniziare e spiegarne obiettivi energetici e funzionamento economico.

Il resto, io, lascio che evolva tramite le domande dei condomini.

Perché tanto ci saranno, anche se racconti tutto. E visto che ci saranno, è preferibile affrontare i singoli argomenti e focalizzarti in modo verticale su quelli, solo quando qualcuno fa la domanda specifica. Ti permetterà di dare ritmo alla tua esposizione perché non sarà un monologo, ma sarà una discussione dinamica.

Se l’impostazione è buona, avrai di fronte una platea di condomini che approfitteranno della possibilità di fare domande ad un tecnico di cui iniziano ad avere fiducia, nonostante ti abbiano appena conosciuto.

SuperBonus Condominio: 4 – Gestisci le obiezioni.

Ci saranno.

Accettalo.

Devi (sì, imperativo!) accettare che ci saranno obiezioni. Devi anche ricordarti che non sono questioni personali.

Non riguardano il tuo operato o la tua persona; non hanno a che fare direttamente con te.

Ci saranno persone che, leggendo su internet e ascoltando la TV, avranno un minestrone dentro la testa tale da non comprendere nulla o quasi nulla del tuo discorso. E faranno obiezioni.

Queste obiezioni vanno ascoltate. Capite. E gestite.

Derivano da una conoscenza disordinata che hanno acquisito in autonomia e che devi scardinare senza entrare in contrapposizione con il tuo interlocutore.

Evita tutte le parole che ti mettono “contro“.

Evita il “no”, i vari “ma”, “però”, “tuttavia”.

Lo so, sembrano consigli per operatore di call center.

Il punto è quello di cercare di avere una buona discussione e un buon dialogo con il tuo interlocutore, senza porsi in contrapposizione con nessuno.

Le parole “no”, “ma”, “però”, “tuttavia”, hanno il grande difetto di porre in contrapposizione i due interlocutori.

Provo a fare un esempio pratico.

Condomino: Ingegnere, Lei dice che … bla bla bla … ma in TV hanno detto esattamente il contrario. Io credo che … bla bla bla … è corretto?

Ipotesi di risposta 1: No. Non è corretto. Spenga la TV. Ascolti me …

Ipotesi di risposta 2: Sig. xxxx quello che lei ha detto è anche giusto, però …

Ipotesi di risposta 3: Girano tante informazioni, spesso anche parziali sul Superbonus. Il mio punto di vista è …

La prima ipotesi contiene una negazione diretta alla frase del vostro interlocutore. Inconsciamente si sentirà quasi denigrato.

La seconda ipotesi, pur non contenendo

Quel che segue dopo il “no” o il “però”, nella prima e nella seconda ipotesi, è totalmente indifferente.

Quel che deve cambiare, e ne hai un esempio nella terza ipotesi, è l’impostazione nella gestione dell’obiezione. Nel primo caso, la persona smetterà di ascoltarci dopo il primo No, così come nel secondo caso dopo il “però“.

Nel terzo caso, seguirà il nostro discorso e, probabilmente, darà meno credito alla TV e più credito al Tecnico che ha davanti.

SuperBonus Condominio: 5 – Guidali e riportali sulla retta via.

L’Assemblea è composta da tante persone che spesso prenderanno parola e introdurranno argomenti non pertinenti.

O non del tutto pertinenti.

Riportali sulla strada giusta.

Sempre con garbo, rispetto ed educazione.

Puoi usare frasi, tipo:

Se volete possiamo parlare anche ora dell’argomento xxx; il tema di oggi è il Superbonus, e se l’abbiamo concluso chiederei all’Amministratore se possiamo trattare questo tema xxx

E’ molto probabile che si ritornerà sul Superbonus.

O ancora:

L’argomento xxx può essere lungo da trattare; se avete piacere, oggi ci possiamo concentrare sul Superbonus e chiediamo all’Amministratore di porre all’ordine del giorno della prossima seduta di trattare questo argomento; io mi rendo disponibile fin da ora a presenziare“.

SuperBonus Condominio: 6 – Sopporta con pazienza.

Ci saranno persone maleducate.

Fastidiose.

Che non ti lasceranno finire.

Che faranno domande scomode.

Potresti addirittura trovare persone che denigrano te o il tuo ruolo.

Sopporta. Non cedere. Non cadere nelle provocazioni.

Quando stai per sbottare, morditi la lingua e ricordati che il silenzio è d’oro.

Tu sei il/la Professionista; ma prima ancora sei un/una Signor*.

SuperBonus Condominio: 7 – Rispetta i confini.

Esistono dei confini relativi al tuo ruolo e alla tua posizione.

Rispettali.

Questi confini riguardano gli argomenti di cui devi parlare; sei lì per il Superbonus, quindi se l’argomento si sposta su questioni private, e vien messo in mezzo con la richiesta di un parere, il mio consiglio è quello, in modo educato, di non rispondere.

Soprattutto se ti cercano di metterti in mezzo quale arbitro tra due contendenti.

Anche se hai un parere su ciò che discutono, evita.

Grazie per la domanda. Vi chiedo scusa, ma per poter rispondere sono necessari approfondimenti. Se rispondessi adesso senza valutare il caso, rischierei di sbagliare in modo plateale. Se avete piacere di ricevere un mio parere in merito, vi posso fornire una consulenza specifica, che richiede del tempo e del lavoro

Sei tu il tecnico, e per questo pensano che abbia tutte le risposte in mano.

E ti ergono ad arbitro di dissapori tra condomini che vanno avanti da una vita.

Non cadere nel loro gioco.

Fai il professionista; prenditi il tempo che serve per valutare.

Rispetta i confini.

SuperBonus Condominio: 8 – Abbandona il campo, quando necessario.

Ci saranno dei momenti in cui è necessario/opportuno abbandonare l’Assemblea.

Lo puoi fare quando la conversazione degenera per questioni interne o si sposta su argomenti che a te poco interessano.

In quel caso, interrompi la discussione e chiedi.

Vi chiedo scusa; se non avete bisogno ancora di me e dovete parlare di questioni che esulano dal Superbonus, vi lascio discutere privatamente

o ancora

Scusate se interrompo; avrei un impegno. Se avete ancora qualche domanda sul Superbonus posso trattenermi ancora xxx minuti; diversamente vi saluto e lascio discutere il prossimo punto“.

Queste sono le situazioni da cui devi fuggire.

Non sono di tuo interesse. Non è la riunione del tuo condominio. Non sei il tecnico designato a determinare se i panni della signora del piano xxx possano essere stesi alle 5 del mattino, bagnando tutto l’ingresso.

Soprattutto, non farti rubare del tempo prezioso.

Hai già dedicato il tuo tempo all’argomento Superbonus; il resto del tempo non è “pagato”.

Esiste anche un’altra condizione in cui è necessario abbandonare il campo.

Se la conversazione degenera e trovi un condomino che ti da addosso, piuttosto che rispondere apertamente e diventare volgare/scortese, è meglio abbandonare il campo.

Se ti trovi a disagio e non sai/vuoi gestire quella situazione, piuttosto ché passare per il maleducato di turno (anche se sei stato insultato/provocato), è preferibile gestirla in modo smart.

Ad affronto diretto, non rispondere direttamente.

Ti giri dall’Amministratore e dici

Scusa xxx; io sono venuto per parlare di Superbonus. Se l’Assemblea ha piacere di continuare a parlare del progetto Superbonus e hanno domande da pormi rimango volentieri. Se il tenore della conversazione deve essere questo, preferisco andare via e rimandare ad altra seduta; o se l’Assemblea non ha fiducia in me, posso lasciare il posto anche ad un altro tecnico senza problemi“.

E tanti saluti.

Ricordatevi. Ci perdono loro, non voi.

SuperBonus Condominio: 9 – Non devi vincere e non devi convincere.

Non è una gara e non sei davanti ad una giuria.

Se trovi davanti altri tecnici che hanno il solo obiettivo di dimostrare che ne sanno più di te, non cadere nel loro gioco.

Non è un gioco a chi la fa più lontano; nè è una gara a chi è più bravo e competente sul Superbonus. Se sei tu a parlare in Assemblea e non lui, è evidente che gli altri condomini hanno preferito non affidare a lui il lavoro.

E se i colleghi saccenti non ti bastano, ti avviso fin da ora che troverai davanti a te negazionisti e obiettori della peggior specie.

Quando nessuna impostazione smart di argomenti riesce a portare le persone sulla retta via, anche un buon “Signori, scusate. Il Superbonus è un’opportunità che passa una volta nella vita. Se avete piacere di coglierla, io sono qui per aiutarvi. Non è obbligatorio fare il Superbonus. Se non siete convinti o sicuri, possiamo anche chiudere la discussione e lasciare l’opportunità“.

Mi è capitato di utilizzare questa frase alcune volte; una volta, pochi giorni fa, durante un’assemblea dove la metà dei condomini obiettava sul cappotto termico, vantando la facciata (orrenda e vetusta) vecchia di cinquant’anni. Si trattava di un ex fabbricato destinato ad edilizia convenzionata (ex case popolari), quindi vi lascio immaginare la qualità architettonica ed estetica della facciata “da preservare”.

La mia posizione era stata quella di sfruttare l’opportunità del Superbonus, oltre che per migliorare l’efficienza dell’immobile e contenere i consumi energetici, anche per ammodernare l’estetica del fabbricato. In questo modo si sarebbe persa la diretta associazione tra ex casa popolare e il fabbricato, permettendo di aumentare il valore degli immobili.

Dopo tante obiezioni, di cui tante prive di senso, ho detto:

Signori, capisco perfettamente il vostro punto di vista. Siete abituati e probabilmente anche affezionati allo stile attuale del fabbricato. Effettuare il cappotto stravolgerebbe l’estetica, e non siete convinti. Per fortuna, esiste un impianto centralizzato che abbiamo scelto di cambiare; questo ci permette di avere l’elemento trainante che “sblocca” gli interventi trainati, anche senza effettuare il cappotto termico. Da un punto di vista energetico, io vi consiglio di effettuare anche il cappotto. Tuttavia non è obbligatorio e non è nemmeno necessario, nel nostro caso. Se preferite mantenere l’estetica del fabbricato così com’è, lo possiamo fare“.

Dopo un’argomentazione simile, l’altra metà dell’Assemblea si è opposta e mi ha supportato. E’ stato deliberato di effettuare il cappotto, sia per migliorare la prestazione energetica ma anche per rinnovare l’estetica del fabbricato.

SuperBonus Condominio: 10 – Rimanda i singoli casi.

Quando qualcuno vi farà una domanda, è molto probabile che questa inizi con “nel mio caso, succede questo … ” oppure “io mi trovo in questa situazione, come posso fare”?

Se sai rispondere subito, puoi scegliere di rispondere.

Io cerco di farlo portando la discussione da un livello micro (caso specifico) ad un livello macro (caso generale), in modo da rispondere preventivamente ad altre domande, riducendo al minimo i casi specifici.

Se invece non sai rispondere o non hai abbastanza elementi per rispondere, piuttosto che entrare nel dettaglio chiedendo altre informazioni specifiche, che interessano il singolo e non tutti, è preferibile rimandare ad un momento/appuntamento tra te e il singolo condomino.

Grazie sig. xxx per la domanda; sono aspetti specifici per il suo appartamento, secondo me possiamo approfondirli in separata sede tra di noi; a tal proposito, invito tutti a contattarmi al fine di dirimere i singoli casi. Ognuno di voi ha necessità diverse, e possiamo vederle in privato così da completare il progetto energetico con le singole necessità di ciascuno di voi, senza discuterne qui pubblicamente.”

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