SuperBonus Modifiche Continue: 5 Consigli per Sopravvivere

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SuperBonus Modifiche Continue: 5 Consigli per Sopravvivere

Dalla sua prima emanazione, l’art. 119 e l’art. 121 del Decreto Rilancio hanno subito tante modifiche e integrazioni. Se dovessimo contarle, arriviamo a quasi quaranta. Vediamo come comportarsi e come sopravvivere in un contesto di estrema incertezza

L’Incertezza è la condizione perfetta per incitare l’uomo a scoprire le proprie possibilità.

Erich Fromm

Dai, siamo onesti.

Se non cambiassero il Superbonus almeno una volta a settimana, quasi ci annoieremo.

Proviamo a fare una statistica.

Non le ho contate precisamente, ma leggendo qua e là, ho visto da più parti che gli articoli del Decreto Rilancio relativi al Superbonus 110 (artt. 119 e 121) sono stati modificati, attuati, integrati, rivisti, ecc … per quasi quaranta volte dal luglio 2020.

Da Luglio 2020, mese in cui è stato possibile iniziare gli interventi del Superbonus, se prendiamo per buono che ci sono state 40 interventi di modifiche, integrazioni, attuazioni e correzioni che hanno portato il Superbonus ad essere quello che oggi conosciamo, il calcolo è presto fatto:

40 modifiche diviso 20 mesi = 2 modiche/mese.

Insomma, ogni due settimane, ce n’è una nuova.

Come possiamo lavorare serenamente, in un clima di totale incertezza?

Vista la statistica di sopra, è verosimile pensare che il Superbonus di oggi, mentre scrivo, tra 15gg potrebbero cambiare nuovamente.

Vediamo 5 consigli utili per sopravvivere al Superbonus, senza “farsi del male”, e continuare a lavorare nell’incertezza.

1 – L’unica cosa certa è l’incertezza: accettalo!

C’era quello (Benjamin Franklin) che diceva … esistono solo due cose certe nella vita: la morte e le tasse. (Iniziamo alla grande, con un bel po’ di sano ottimismo.) 😅

Il primo passo da compiere per sopravvivere ad un camaleontico Superbonus è quello di mettersi l’anima in pace e accettare di lavorare e operare in un clima di estrema incertezza.

Un po’ come dire … il primo passo per risolvere un problema, è quello di ammettere di avere un problema.

Prima accetti l’assioma che lavorerai in un contesto estremamente mutevole, prima avrai la possibilità di concentrarti su quello che conta veramente.

Il Superbonus è una di quelle opportunità che noi giuovani tecnici non avevamo mai conosciuto: sono finiti i tempi di ricostruzione post-guerra, e i successivi anni 70 e 80 caratterizzati dagli sfarzi dei tecnici.

Accettare di lavorare in una normativa che cambia costantemente, è diventata la normalità anche in edilizia e urbanistica, a prescindere dal Superbonus: basti pensare alle costanti modifiche che vengono effettuate al Testo Unico dell’Edilizia.

Accettalo, e concentrati su quello che conta veramente: il progetto del Superbonus.

2 – Sii sempre aggiornato

Accettare di lavorare in un Superbonus che cambia ogni treperdue, è tanto importante quanto quello di rimanere sempre aggiornati.

Non si può prescindere dall’essere costantemente sul pezzo: come abbiamo visto, la normativa è camaleontica e cambia troppo spesso.

Essere sempre aggiornati è un elemento fondamentale per evitare di cadere in pericolosi errori che possono costare molto caro.

Studia. Studia. E continua ad aggiornarti sempre.

Ma … c’è sempre un ma. (vedi il prossimo punto).

3 – Non dimenticare lo scopo del Superbonus

Ma … non dimenticare quello che è lo scopo del Superbonus.

Troppo spesso vedo tecnici arrovellarsi su interpretazioni surreali.

Succede quando l’estrema incertezza della normativa Superbonus si pregna di risoluzioni, webinar, interpelli, forum, pareri, articoli terroristici dei vari edilqualcosa.

Quello è il momento in cui l’ingegnere perde l’ingegno.

E dimentica quello che è lo scopo del Superbonus: Efficientare le case. Ridurre i fabbisogno di energia. Efficientare gli impianti domestici. Risparmio energetico

Lo scopo del Superbonus non è (e non lo è mai stato)

  • sanare le difformità edilizie
  • intasare gli uffici comunali con sanatorie di porte spostate, finestre diverse di pochi centimetri, sensi di apertura delle porte diversi (eh sì, ho visto anche queste sanatorie! 😱 )
  • intasare gli uffici comunali con richieste di accesso agli atti, finalizzate a perseguire, come fossimo dei crociati, “lo stato legittimo” dell’immobile. (ho visto tecnici che voi umani … Ho visto tecnici cercare scheletri nell’armadio di progetti degli anni 70, ultra superati … nel nome de “lo stato legittimo” 😱)

Lo scopo del Superbonus è (e lo è sempre stato):

  • ridurre il fabbisogno energetico degli edifici residenziali
  • efficientare gli impianti
  • produrre energia da fonte rinnovabile

Da una parte riduco il fabbisogno, e dall’altra soddisfo questo fabbisogno con impianti efficienti, e in ultimo, fornisco l’energia pulita rinnovabile agli impianti efficienti.

Tutto il resto è inutile.

Tutto il resto è noia.

4 – Prevenire è meglio che curare

Prevenire è meglio che curare.

Lo diceva un famoso spot sulla salute dentale.

Lo ripetiamo e lo riprendiamo in materia di Superbonus.

superbonus prevenire è meglio che curare

Sappiamo e abbiamo accettato che il Superbonus è un terreno che cambia costantemente e continuamente.

Prevenire alcune “mosse” di cambiamento da parte della normativa, ci mette al riparo dalle modifiche che sopraggiungeranno.

Provo a fare un esempio pratico:

Una recente modifica al Superbonus ci informa che, per tutti i contratti stipulati o i progetti presentati da fine maggio 2022, sarà necessario indicare in contratto e in fattura il CCNL applicato ai lavoratori.

Sarà anche necessario, per i lavori al di sopra di un determinato importo, avere il DURC di Congruità in regola.

Premesso che non stiamo qui a discutere sulla bontà delle recenti modifiche, che possono anche essere condivisibili sotto diversi aspetti, quello che possiamo fare, qualora avessimo la necessità di non rientrare in queste disposizioni più restrittive, è quello di presentare i progetti subito.

Altro esempio pratico.

A fine anno 2021, quando il Parlamento discuteva della possibile proroga del Superbonus per le unità unifamiliari, si paventava l’ipotesi di applicare il maggior termine di fine dicembre 2022, solo ai progetti presentati entro una certa data.

Sul tavolo c’erano le seguenti carte:

  • eravamo a novembre 2021
  • la proposta di Draghi dava scadenza a Dicembre 2022 per i progetti presentati entro settembre 2021

Seppur si trattasse di una proposta di legge, e seppur il tempo era già trascorso per avere quei 6 mesi aggiuntivi, abbiamo scelto di presentare tutti i progetti.

Perchè?

Perchè sono sempre molto frequenti i casi in cui quelle date variano con emendamenti proposti dalle Aule; abbiamo ipotizzato potesse essere portata a fine novembre 2021.

Non è successo. Per fortuna hanno scritto le regole in modo diverso.

E se .. avessimo azzeccato?

Boom … sei mesi di ossigeno per tuti i nostri clienti.

Prevenire è meglio che curare.

5 – Riduci il “rumore”

Ne abbiamo già parlato in un altro articolo.

C’è troppo “rumore”.

Ci sono troppi siti di settore che monetizzano dall’incertezza.

Esce una proposta di modifica al Superbonus e subito vedi questi siti fare terrorismo mediatico con titoli acchiappaclick.

Loro vivono di click.

E più incertezza c’è, più ci sarà bisogno di altre notizie.

E loro guadagnano di più.

Devi ridurre le fonti da cui ti approvigioni di notizie. Devi selezionare solo quelle che creano valore.

6 – Lamentarsi non è utile

Quest’ultimo consiglio si ricollega al primo.

Diciamo che è un addendum del “prima accetti di lavorare in questo clima di incertezza, prima puoi dedicare le tue energie a ciò che conta veramente”.

Non puoi controllare il contesto.

Non puoi riscrivere il Superbonus (a meno che tu non sia Mario Draghi!).

Non perdere energie per ciò che non è in tuo controllo.

L’unica cosa che puoi fare è quello di destinare le tue energie ad agire nel miglior modo possibile; puoi destinare le tue facoltà mentali non alle lamentele con il collega di turno con il quale vi compatite a vicenda, ma a pensare a come riuscire a fare tanti lavori nell’unità di tempo (entro la scadenza!).

Lamentarsi non è utile.

Lamentarsi non è una strategia.

Superbonus e Incertezza

Sappiamo che il Superbonus è cambiato, e anche se speriamo che non ricapiti, dobbiamo essere pronti ad affrontare nuove modifiche.

Abbiamo imparato che per “sopravvivere” è necessario

  • Accettare l’incertezza
  • Rimanere sempre aggiornati
  • Non dimenticare lo scopo vero del Superbonus
  • Prevenire le modifiche e agire di conseguenza
  • Ridurre il rumore derivante dalle eccessive informazioni, spesso terroristiche, derivanti dai siti di settore
  • E in ultimo, ma non meno importante… Evitare di lamentarsi. Lamentarsi non aiuta.

Se vogliamo vedere il lato positivo, un clima così incerto non fa altro che stimolare la nostra fantasia e ci porta ad un miglioramento costante.

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