Il Principio Di Cassa nella Libera Professione

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Il Principio Di Cassa nella Libera Professione

Il principio di cassa è una di quei concetti che, in qualità di professionisti con partita iva, non possiamo ignorare. E dobbiamo conoscere per evitare possibili problemi.

Fatturare” non è una pratica del satanismo.

Frase letta sul web

Premetto che non sono un fiscalista, quindi questa non vuole essere (e non sarà) una trattazione esaustiva sulla materia, nè andremo a trattare chissà quali aspetti particolari del principio di cassa.

Il mio intento è quello di spiegarvi cosa sia il principio di cassa, perchè è importante conoscerlo, e che cosa potrebbe succedere qualora non lo considerassimo a dovere, per quello che rappresenta.

L’articolo sarà volutamente più breve del solito, per concentrare la nostra attenzione sul principio di cassa e su alcuni possibili errori che dobbiamo evitare per avere problemi con il fisco.

Non essendo un fiscalista, mi scuso in anticipo per alcune imprecisioni che ci potranno essere.

Il Principio di Cassa nella Professione dei Tecnici Smart. Che cos’è?

Che cos’è il principio di cassa?

E’ quel principio contabile secondo il quale un introito deve essere contabilizzato (a qualunque fine, impositivo, reddituale, ecc…) solo nel momento in cui si ha il movimento in ingresso (incasso).

La sola emissione di una fattura, pertanto, non genera un principio di cassa.

Il pagamento di quella fattura, quindi l’effettivo incasso, è quello che determina se quelle somme devono essere contabilizzate.

Analogamente per le spese: ricevere una fattura, ma non pagarla non determina una spesa.

La fattura si trasformerà in una spesa da contabilizzare solo nel momento in cui la pagheremo.

Il Principio di Cassa: E’ Obbligatorio per i Professionisti?

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Il principio di cassa non è qualcosa che si può scegliere.

Se sei un libero professionista, è un principio contabile che si applica alla tua contabilità.

A prescindere dal fatto che tu sia un professionista in regime forfettario o in regime ordinario.

Non si applica alle società, alle quali si applica il principio di competenza.

Le società, siano esse di persone o di capitale, invece applicano il principio di competenza, il quale prevede che un guadagno o una spesa si concretizzano nel momento di realizzazione, e non nel momento di emissione della fattura e nemmeno nel momento di pagamento delle stesse.

Ma non è argomento di questo articolo, quindi torniamo al nostro principio di cassa per i liberi professionisti.

Principio di Cassa: Perchè è importante rispettarlo?

Vabbè … è importante sicuramente perché è un principio contabile obbligatorio, e non facoltativo. Quindi è un obbligo di legge rispettarlo.

Ma perché è così importante conoscere il principio di cassa? Lo vediamo nel prossimo paragrafo.

Il Principio di Cassa: L’avviso di parcella prima della fattura

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Il professionista, come abbiamo detto, ha l’obbligo di emissione della fattura una volta ricevuto il pagamento.

Se emette una fattura prima della ricezione del pagamento, questa non rientra nella contabilità dell’anno in corso fino al momento dell’effettiva ricezione del pagamento.

Il consiglio è quello di emettere, quindi, documenti non fiscali come avvisi di pagamento, avvisi di parcella, pre-notule, ecc… (chiamateli come volete), a cui seguirà la fattura fiscale una volta ricevuto l’effettivo pagamento.

Purtroppo non è sempre possibile.

Mi vengono in mente alcuni casi frequenti per i quali non è possibile emettere documenti non fiscali per ricevere un pagamento.

Il primo è quello del professionista che esegue la prestazione per una pubblica amministrazione.

La PA sappiamo che procederà al pagamento solo dopo l’emissione del documento fiscale (fattura) regolarmente trasmesso al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate.

Un altro caso frequente per il quale ci chiedono la fattura prima del pagamento sono le detrazioni fiscali: per una “pulizia” in materia di detrazioni fiscali, infatti, il committente preferisce effettuare un bonifico parlante nel quale sia richiamato un documento fiscale e non un documento non fiscale (e come dargli torto!).

Altri casi possono essere quelli di alcune grosse società che preferiscono, sempre per una questione di pulizia e ordine contabile interno, pagare solo una volta ricevuta una fattura fiscale, e non un documento non fiscale, in modo da non dover “inseguire” il professionista distratto che poi non emette la fattura.

In linea generale, laddove possibile, il mio consiglio è quello di emettere un documento non fiscale e far seguire la fattura fiscale solo dopo l’effettivo pagamento, nel pieno rispetto del principio di cassa.

Il Principio di Cassa: Alcuni Errori da Evitare

Conoscere il principio di cassa è molto utile per evitare alcuni errori che ci possono costare caro.

Sappiamo che è un incasso quel che ci impone di emettere fattura.

Il primo errore da evitare è quello di emettere fatture e considerarle pagate anche se non lo sono.

Se commettiamo questo errore, non stiamo rispettando il principio di cassa e ci troveremo a pagare imposte (qualunque sia il nostro regime fiscale) non dovute.

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Il secondo errore da evitare è quello di non pianificare correttamente la propria fiscalità, e magari uscire dal regime forfettario per pochi euro.

Senza incorrere in condotte elusive, possiamo utilizzare questo principio per rispettare i limiti imposti dal regime forfettario.

In questo caso, l’anno successivo avremo un regime fiscale differente, con tassazioni nettamente differenti, tali per cui lasciare il regime forfettario per pochi euro può essere un errore di pianificazione finanziaria che si pagherà molto caro.

In un altro articolo, farò degli esempi di calcolo dove vedremo quando è conveniente uscire dal regime forfettario, e sotto quale soglia, invece, diventa un bagno di sangue.

Ovviamente tutti speriamo di poter uscire dal forfettario, perché significa che il nostro lavoro sta andando molto bene: essere attenti al principio di cassa e fare un po’ di pianificazione (anche nell’uscita dal regime) è qualcosa a cui dobbiamo prestare attenzione se teniamo ai nostri soldi.

Una particolare attenzione (quindi non necessariamente un errore) è quello che capita con le fatture e i compensi ricevuti a fine anno, ancora peggio se a cavallo d’anno.

Capita spesso con i lavori che beneficiano di detrazioni fiscali: il committente si trova ad effettuare il pagamento gli ultimi giorni dell’anno (magari proprio il 31 dicembre) e noi riceviamo le somme i primi giorni dell’anno successivo.

Il principio di cassa vorrebbe che le somme siano da contabilizzare solo quando effettivamente nella disponibilità del professionista; e ci sono pure dei chiarimento dell’Agenzia delle Entrate che lo confermano.

Tuttavia, la tessa Agenzia si smentisce in altre occasioni, andando ad imporre al professionista (è capitato in un contenzioso tributario tra un professionista e l’Agenzia stessa) di dover contabilizzare le somme entro l’anno, ancorchè non disponibili nel suo conto solo perché il solo avviso del committente di avvenuto pagamento determina il compenso per il professionista (molto discutibile come concetto).

Mah … l’Agenzia dice bianco o nero a seconda dei casi … su questo non ho una risposta definitiva. Sarà il vostro commercialista ad indicarvi quale sia l’impostazione corretta del principio di cassa per i pagamenti ricevuti a cavallo d’anno.

Il Principio di Cassa: Sintesi Smart

Dicono che le tasse sono inevitabili, come la morte. Almeno la morte non arriva ogni anno.

John Stossel

Il principio di cassa in breve:

  • è il principio contabile prevede che sia l’effettivo incasso per considerare un guadagno, così come l’effettiva uscita per considerare una spesa
  • è obbligatorio per i liberi professionisti; le società, invece, vanno secondo il principio di competenza
  • il principio di cassa ci può aiutare nella pianificazione finanziaria
  • il principio di cassa ci può aiutare a non pagare tasse non dovute, o versare iva non dovuta
  • l’obbligo di emissione della fattura è dopo la ricezione del pagamento (prima è una scelta)
  • è consigliabile emettere un avviso di parcella (non fiscale), ed emettere la fattura (fiscale) solo dopo la ricezione del pagamento

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